Nel Nord Italia improvvisati minatori si riuniscono alla ricerca di pagliuzze d’oro depositate sul fondo dei fiumi.
L’oro con il suo fascino continua ad abbagliare l’uomo da secoli e oggi, oltre a essere un ottimo investimento per diversificare il proprio capitale con soluzioni in beni rifugio, diventa anche un prezioso e originale hobby.
Intorno ai fiumi che scendono dalle Alpi italiane, si riuniscono sempre più cercatori di oro amatoriali, moderni minatori attratti da prospettive di ricchezza o semplicemente dalla bellezza del metallo giallo.
Se volessimo individuare le aree italiane più ricche di oro in pepite, grani o pagliuzze, la zona ideale sono proprio i fiumi del Nord Italia. Specialmente quando i corsi d’acqua formano delle insenature, nel tempo si creano depositi di oro. Essendo il più pesante dei metalli presenti nell’acqua, infatti, l’oro si deposita facilmente sul fondo del fiume. Quando la concentrazione di metallo giallo è notevole in gergo viene chiamata “stellata”.
Ovviamente si tratta di piccole pagliuzze che nulla hanno a che vedere con i ricchi giacimenti di oro dell’Australia o del Sud Africa. Ma i giovani avventurosi senza troppe pretese, possono comunque sentirsi dei cacciatori d’oro d’altri tempi, dotati di piccozze, secchi, imbuti e canaline come veri minatori.
Durante le Guerre mondiali, per la popolazione locale era un modo per guadagnare in tempi difficili. Oggi si tratta al massimo di un passatempo da weekend, più audace e interessante di una partita a carte.
Il Piemonte è la regione più fertile al riguardo, seguita da Lombardia, Liguria e Veneto. Se il mercato dell’oro continuasse a crescere come ha fatto nell’ultimo anno, questo bizzarro hobby potrebbe diventare sempre più attraente.
Il prezzo del metallo giallo, infatti, in questi giorni si è stabilizzato intorno a quota 1900 dollari l’oncia. Le previsioni di crescita, inoltre, parlano di ulteriori possibili aumenti da qui a fine anno.