Il 2020 sarà memorabile come l’anno in cui il Coronavirus è entrato indesiderato nelle nostre vite, causando milioni di vittime, sconvolgendo la salute del mondo intero e agitando l’economia globale. Lo ricorderemo come l’anno della pandemia, del primo lockdown, dello smartworking, dei DPCM, del distanziamento sociale e delle mascherine. Lo rammenteremo sempre, anche se molti di noi lo vorrebbero cancellare subito.
Dal punto di vista degli investimenti, il 2020 è stato l’anno dei beni rifugio, in primis dell’oro ma anche dei diamanti. In tempi di incertezza diversificare il proprio patrimonio in beni fisici di valore è la strategia più conveniente. Lo hanno fatto i privati, le famiglie ma anche i Paesi sconvolti dalla crisi pandemica.
Nell’agosto scorso un’oncia di oro è arrivata a costare 2.080$. Nonostante qualche fluttuazione nei mesi successivi, il metallo giallo si è rivelato il porto sicuro di privati, banche e Stati, raggiungendo quotazioni da record, che non si vedevano da tantissimi anni.
Anche il diamante ha registrato delle variazioni di prezzo negli ultimi 12 mesi. In linea generale una stabilità di quotazone nel primo semestre 2020 e un aumento nel secondo. Tra le cause di tale fenomeno ci sono il calo della estrazione, per effetto della chiusura delle miniere durante il lockdown di primavera, e il cambio di destinazione di spesa di molti consumatori, che hanno deciso di investire i risparmi, in genere destinati ai viaggi, in gioielli e beni rifugio. Infatti le quotazioni del listino Rapaport sono aumentate ben tre volte nel secondo trimestre del 2020, dinamica che non si verificava dal 2011.
Nel 2021 la rapidità con cui la grande popolazione verrà vaccinata inciderà sulla ripresa economica e sulla normalizzazione dei mercati. Se l’immunizzazione procederà senza intoppi a livello mondiale, anche grazie all’aumento dei vaccini che man mano stanno arrivando sul mercato, potrebbe smorzarsi l’attrattiva dell’oro. Ma secondo un’analisi di UBP, il metallo giallo potrebbe beneficiare anche e soprattutto della ripresa della domanda dei consumi, già in parte avvenuta per i gioielli con diamanti durante le festività. Da qui le prospettive rialziste dell’oro.
Anche per i diamanti le analisi delle proiezioni del mercato diamantifero prospettano nel prossimo futuro uno shortage sul fronte dell’offerta estrattiva rispetto ad una domanda con una percentuale di crescita costante.
La prevista ripresa dell’economia globale nel nuovo anno, compresa tra il +4,5% e il +5%, sarà comunque lenta. I rischi per gli investimenti includono una possibile delusione delle aspettative legate al vaccino. Ecco perché bisogna salvaguardare il capitale diversificando il portafoglio. Serve trasformare in ricchezza l’incertezza, proteggendo una parte del patrimonio attraverso beni tangibili e reali, non soggetti alla volatilità del tempo.
Quello che il 2020 ci ha insegnato è l’arte di ridisegnare la realtà, uscendo dagli schemi e adattandosi ad una nuova normalità. Ed è proprio la capacità di cogliere le opportunità e generare valore dalle crisi ciò su cui bisogna puntare per entrare a testa alta nel nuovo anno.
Giuseppe Conte
Amministratore Delegato Diamanti Italia Spa