Rovistare nei cassetti di vecchie scrivanie può condurre alla scoperta di tesori dimenticati. Potrebbe trattarsi di antichi monili o di prodotti di cancelleria in disuso. Oppure di vecchie agende ricche di interessanti appunti annotati a mano che catturano inaspettatamente la nostra attenzione. È così che dal cassetto di una polverosa scrivania di una notissima sede istituzionale, ci siamo ritrovati catapultati in una miniera dove il boro trasforma un diamante in una preziosissima gemma blu.
Il nostro sconosciuto e inconsapevole amico, che ringrazieremo per averci permesso di farci gli affari suoi, è un appassionato di pietre preziose. Ci racconta di meravigliosi diamanti colorati che definisce “diamanti arcobaleno”, e di una spettacolare collezione chiamata “Aurora, Piramide della Speranza”. Non potevamo non approfondire l’argomento.
Cosa sono esattamente i diamanti colorati, nel gergo internazionale conosciuti come “fancy colored diamonds”?
Altro non sono che diamanti naturali al cui interno sono presenti delle impurità tali da conferire alla pietra delle sfumature particolari. Queste creano ogni volta esemplari unici nel loro genere e impossibili da replicare. Esattamente come i diamanti incolore, i diamanti colorati si formano sotto la crosta terrestre attraverso la cristallizzazione di molecole di carbonio ad altissime temperature. Emergono poi in superficie a seguito di potenti eruzioni vulcaniche.
I diamanti puri riflettono tutte le onde della luce verso l’esterno. Chi li osserva percepisce quindi una luce bianca, che viene interpretata dall’occhio umano come incolore. Nel processo di formazione del diamante, alcuni elementi presenti nelle rocce, come l’azoto, il nichel o il boro, possono rimanere intrappolati nel reticolo cristallino del carbonio. Questi elementi, che a tutti gli effetti sono delle impurità, fanno sì che il diamante assorba buona parte delle lunghezze d’onda della luce. Facendo ciò, restituisce all’esterno le onde non assorbite, determinando così l’insorgenza di speciali tonalità di colore. La magia della natura è servita!
I diamanti possono raggiungere qualsiasi tipo di gradazione. Ad esempio il giallo determinato dall’azoto, il verde dal nichel o il blu dal boro. Ma solo uno su 10.000 estratti sarà un diamante colorato. I più rari sono quelli dai colori più saturi. La colorazione rossa è la più singolare in assoluto. Sulla sua origine è ancora aperto il dibattito fra i gemmologi, ma sembrerebbe trattarsi di diamanti rosa molto scuri, sottoposti a una pressione talmente forte da averne alterato la struttura cristallina.
I diamanti colorati, per la rarità dei giacimenti in cui scovarli e l’unicità delle sfumature risultanti dal loro processo di formazione, sono certamente l’ossessione dei collezionisti. I più noti e tenaci sono stati Harry Rodman, esperto raffinatore d’oro del Bronx, e Alan Bronstein, commerciante di diamanti del New Jersey. Sono loro i padri della collezione “Aurora, la Piramide della Speranza” nominata negli appunti che abbiamo casualmente ritrovato. Si tratta della più vasta collezione al mondo di diamanti colorati, per dimensione, varietà e saturazione.
Messa insieme fra gli anni ’80 e ’90, fu battezzata così in onore dell’Aurora Boreale e della sua meravigliosa varietà di sfumature di colore. Esposta come ospite d’onore nei più prestigiosi musei del mondo, la Piramide della Speranza è oggi attrazione del Museo di Storia Naturale di Londra. La collezione vanta 295 diamanti che dispiegano l’intera gamma di colori possibili, tra cui anche i rarissimi diamanti rossi.
I diamanti colorati sono vari come i volti delle persone, dichiarò Bronstein. La sua scoperta più sorprendente fu quella di un diamante verde oliva da 2,5 carati. Dopo averlo riposto nel caveau, lui stesso raccontò di essere rimasto sconvolto quando, tornato ad ammirarlo, ritrovò in realtà un diamante giallo intenso. Non fece in tempo a chiedersi chi avesse potuto sostituire la sua pietra, che il diamante tornò al verde oliva originario. È un rarissimo esempio di diamante camaleonte, che cambia naturalmente colore se esposto alla luce dopo una permanenza al buio.
Se sono vari come i volti delle persone, esattamente come per gli esseri umani, anche i diamanti a volte hanno bisogno di tempo per svelarsi nella loro natura più profonda e autentica. Ma la meraviglia che ci regalano giustifica certamente ogni attesa e sforzo di ricerca.