Caro cliente,
l’anno appena conclusosi ha visto un dicembre molto turbolento dove oro e diamanti hanno riempito le pagine di giornali con notizie di impatto sul settore. Queste le ragioni per cui è difficile fare previsioni precise sul 2024.
L’oro, si sa, è considerato un rifugio sicuro dagli investitori in periodi di incertezza economica e/o instabilità geopolitica. Le due guerre in corso hanno generato preoccupazioni per gli investitori e la domanda di oro è aumentata notevolmente spingendo al rialzo le sue quotazioni fino al raggiungimento di un nuovo record storico di $2.152,30 per oncia a novembre 2023.
Anche il settore diamantifero ha subito uno scossone poco prima di Natale quando l’Unione Europea ha varato un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, il dodicesimo dall’inizio del conflitto. Tra le misure adottate il divieto di acquisto, importazione e trasferimenti dei diamanti provenienti dalla Russia a partire dal primo gennaio 2024. Divieto che verrà allargato anche ai gioielli con diamanti originari della Russia gradualmente nei primi 6/9 mesi di quest’anno, tempo stimato per poter implementare un meccanismo di tracciabilità che riduca i rischi di elusione nel mercato UE.
Va da sé che un divieto così stringente da parte della Unione Europea e con una entrata in vigore tanto repentina, significa che a brevissimo ci sarà una riduzione improvvisa e ingente di diamanti che impatterà inevitabilmente sul mercato, sia della gioielleria che degli investimenti.
Ci attendiamo come effetti imminenti una notevole scarsità di offerta di diamanti con evidenti difficoltà di recupero di materia prima e contestualmente un elevato rimbalzo dei prezzi.
Tutto ciò a conferma che i beni rifugio sono a tutti gli effetti un investimento di valore nel tempo che protegge il patrimonio.
Giuseppe Conte
Amministratore Delegato Diamanti Italia Spa